Descrizione
SPETTACOLO ANNULLATO PER MOTIVI DA NOI INDIPENDENTI
TRAMA
Cassandra,
profetessa di Apollo figlia di Priamo, re della città di Troia,
trovandosi a Micene ormaiprigioniera di Agamennone, comandante delle
truppe nemiche che hanno espugnato e raso al suolo la sua città
natale, ricorda il vorticoso susseguirsi di eventi che hanno portato
allo scoppio della guerra: dagli ingenui ricordi dell'infanzia
immersi nei conflitti intestini alla società troiana e alla famiglia
reale, attraverso le inascoltate visioni di un futuro in cui alla
tragedia dei morti risponde l'indifferenza dei sopravvissuti, fino
alla rassegnazione di un presente impotente.
REGIA
“Sono
io, Cassandra.
E
questa è la mia città sotto le ceneri.
E
questi i miei nastri e la verga di profeta.
E
questa è la mia testa piena di dubbi.”
Wislawa
Szymborska, Monologo
di Cassandra
La
Cassandra si
ispira a diverse fonti: l'Agamennone
di Eschilo,
la poesia Monologo
per Cassandra di
Wislawa Szymborska, il romanzo Cassandra
della
scrittrice tedesca Christa Wolf.
Cassandra
è la protagonista assoluta: una donna che non si vuole adattare alle
regole del palazzo reale, che non vuole accettare che tutti coloro
che ama debbano morire per una guerra inutile e che non si rassegna
al destino di rimanere incompresa e inascoltata. La percezione di ciò
che le accade intorno si allontana dalla visione classica del mondo
mitologico; tutti i personaggi e gli accadimenti che portano alla
guerra omerica sono visti con sconcertante realismo e quotidianità:
Achille è la bestia, Priamo un vecchio che si fa manipolare dai
politici ed Apollo, il dio greco del sole, uno stupratore.
Lo
spazio scenico è tripartito: al centro domina il corpo femminile
dell'attrice, che trova da un lato l'ostilità del Coreuta, simbolo
dell'aggressione maschile, dall'altro il supporto dei suoi ricordi
espressi in musica.
Il
tono di Cassandra passa da registri epici a quotidiani,
parallelamente allo sciogliersi dei nodi della sua memoria che si
concretizza nella manipolazione di un telo.
La
caduta di Troia non fu dovuta dall'arrivo di un nemico troppo potente
ma dal suo logoramento interno che era iniziato molti anni prima che
gli Achei arrivassero. Cassandra è la testimone di questo
logoramento: prova in tutti i modi a farlo vedere ai suoi
concittadini ma, come dice la profezia, Nessuno
le credette.
"Ora
non c'è più bisogno di essere Cassandra: la maggioranza inizia a
percepire quello che verrà. Un malessere che fa paura, che molti
registrano come vuoto, come perdita di senso. In una nuova
attribuzione di senso ad opera di istituzioni logore, non c'è da
sperare"
Christa
Wolf, Premesse
a Cassandra
SPETTACOLO ANNULLATO PER MOTIVI DA NOI INDIPENDENTI
di Alessandro Di Murro e Enea Chisci
con: Laura Pannia Alessandro Di Murro Enea Chisci
musiche Enea Chisci costumi Giulia Brancaroli scene Bruna Sdao
regia Alessandro Di Murro
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