ORESTEA AFRICANA - DEG NGA WOLOF 09/07/2018


Descrizione

Orestea Africana (Deg Nga Wolof) arriva al Festival internazionale del Teatro Romano di Volterra, è una notizia su cui vale la pena di spendere qualche parola in più. Si tratta infatti del lavoro di sette richiedenti asilo presenti a Collegalli, nel Comune di Montaione, a pochi chilometri da Corazzano. Gli attori coinvolti vengono da varie regioni dell’Africa subsahariana e si chiamano Abdolie Bonjang, Lamin Cham, Benjamin Compaore, Valentine Jowe, Alhaji Jadama, Sarjo Tourai, Patrick Tadjuidie. Lo spettacolo, con la regia di Andrea Mancini, parte appunto dall’Orestea di Eschilo (anche nella lettura che ne diede un suo traduttore d’eccezione, Pier Paolo Pasolini). Come si sa il racconto dell’Orestea è quello di una società tribale che si trasforma in un consesso civile, nell’Atene classica, simbolo della nostra realtà occidentale. Oreste che ammazza la madre, rea di aver ucciso Agamennone, e viene perseguitato dalle Erinni, sorta di demoni della foresta. Alla fine queste stesse Erinni diventano le sue protettrici, dopo che Atena ha istituito il primo processo e Oreste è stato assolto dalle sue colpe. Naturalmente il testo è riassunto in poche battute, messe a commento di azioni che sono tutte di musica e danza, di grandissima suggestione. Il gruppo di attori e musicisti sta lavorando in numerosi festival e città della Regione, ma anche di altre parti d’Italia, fino a Bergamo. Dando vita a vari progetti, oltre a ”Orestea Africana”, la formazione del Movimento Shalom si è anche impegnata, attraverso l’acquisto di strumenti musicali (con il sistema del microcredito), ad una vera e propria banda musicale su ritmi africani mischiati e sonorità occidentali. Adesso l’emozione è grande: recitare nelle suggestive rovine di un teatro romano, splendido come quello di Volterra, sarà davvero formidabile.
Movimento Shalom / Teatro della Conchiglia
Regia Andrea Mancini


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