Descrizione
Fernando Arrabal continua a sorprenderci con la sua
ultima opera. Sarah e Victor, in cui reinterpreta la relazione tra Sarah
Bernhardt e Victor Hugo. Intorno a Sarah e Victor irrompono la rivoluzione e il
terrore, paradossalmente senza che questo li tocchi troppo. Come in tutti i
testi di Arrabal una storia apparentemente lineare e casuale, si va
moltiplicando attraverso punti di vista divergenti e riferimenti che variano,
come ripetizioni della stessa immagine.
Personaggi che si riflettono come in una galleria di
specchi nei corridoi del subconscio, aprendo porte nuove che fanno intravedere
storie parallele, quasi frattali. Victor Hugo insieme alla straordinaria
attrice Sarah Bernhardt, in balia della rivoluzione. Ruy Blas, nella putrida
corte di Castiglia, accanto alla Regina. Arrabal in mezzo al caos di una
società che sembra sgretolarsi.
Sarah e Victor entrano ed escono dai loro quadri in un gioco, che
trasforma continuamente il paesaggio. Un gioco che decontestualizza gli oggetti
per ricontestualizzarli alla ricerca delle possibili risposte, attraverso
piccole miserie umane ed ambiguità, verso la rivelazione e un colpo di scena
finale.
Un testo scritto apposta per lei, Mila Moretti,
attrice protagonista e composto da Fernando Arrabal, con la regia di Sergio
Aguirre. Lo spettacolo, una produzione AttoDue e TeatrO2. Arrabal, poliedrico
artista viene considerato uno degli autori più importanti e completi del XX
secolo, visto come l’incarnazione dell’arte contemporanea. Lo stile del dialogo
è noto e richiama un teatro che porta spesso all’estremo le tematiche del
realismo, dell’assurdità dell’esistenza. A teatro come al cinema. Cinico e
maudit. Attacco frontale alla civiltà dei consumi e al buon gusto borghese, nei
toni di un immaginario surrealista, blasfemo, macabro e sadico. Fernando
Arrabal schizza fuori da ogni linearità narrativa, innescando continui
cortocircuiti come tanti campanelli d’allarme nella guerra senza quartiere che
sono le relazioni umane. Un altro mondo che sbuca fuori da questo dialogo
assurdamente fantastico.
Come in tutti i
testi di Arrabal, una storia apparentemente lineare, apparentemente semplice,
apparentemente casuale, si va moltiplicando, attraverso punti di vista
divergenti e diversi, come ripetizioni della stessa immagine, ripetizioni di
un’idea.
Personaggi che si
moltiplicano in una galleria di specchi, aprendo porte nuove che ci fanno
vedere storie parallele, quasi frattali: Victor Hugo insieme alla straordinaria
attrice Sarah Bernhardt, in mezzo alla rivoluzione. Arrabal in mezzo alla
confusione di una società che sembra sgretolarsi.
con Mila Moretti, Marco Bonucci, Anna Mucelli Regia Sergio Aguirre Traduzione e Scene Marisa Casale Costumi e Trucco Lucy Montalban Consulenza coreografica Francesca Selva Light Designer Alessandro Ruggiero
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