Premio "Tommaso Fedra Inghirami" Ombra della Sera alla carriera
La sua è una carriera costellata di successi ottenuti con l’impegno proprio di un
grande professionista, e caratterizzata da un percorso artistico di livello.
Ha interpretato i personaggi più significativi del repertorio classico, debuttando con il
Macbeth, nel 1953, diretto da Orazio COSTA. Dopo un periodo di sodalizio artitsico
con la compagnia Proclemer –Albertazzi, ha fondato nel 1961 con Valeria Moriconi,
Franco Enriquez, Emanuele Luzzati, “La compagnia dei quattro”, con cui ha portato
nei teatri italiani i testi di Shakespeare, Pasolini, Brecht e Beckett. Nel 1981 ha
fondato la compagnia Mauri – Sturno, con cui ha messo in scena testi originali della
più importante drammaturgia contemporanea come: “Il signor Puntila e il suo servo
Matti”, e ancora “Dal silenzio al silenzio” da Samuel Beckett, e classici come “Re
Lear”, “La tempesta”, “Edipo Re”, “Edipo a Colono”. Con questi ultimi è stato
spesso ospite del teatro greco di Siracusa. La scorsa stagione lo ha visto ancora
interprete della drammaturgia contemporanea con “Quello che prende gli schiaffi” di
Leonid Nikolaevich Andreev, e “Da Krapp a senza parole” di Beckett, che grazie al
successo ottenuto dalla critica e dal pubblico, sarà ripreso nella prossima stagione.
Il suo è un percorso artistico caratterizzato da scelte forti e coraggiose, a volte
controcorrente rispetto alle richieste del mercato, fatte nella consapevolezza che solo
nell’indipendenza, si possa garantire la libertà degli intenti artistici.
La prossima stagione lo vedrà interprete di “Una pura formalità”, spettacolo tratto da
un adattamento del film di Giuseppe Tornatore. Numerosi i premi ricevuti nella sua
carriera artistica, oltre al titolo di “Grande Ufficiale al merito della Repubblica
italiana”. Un premio si aggiunge a questi stasera, quello alla carriera intitolato a
Tommaso Fedra Inghirami, che siamo lieti di consegnare a Glauco Mauri.