IL CARRO DI DIONISO 20/07/2022


Descrizione

“Cèrilo, ricco signore siciliano, è innamorato di Asteria, figlia di Anticlo Principe di Gela. Asteria è la più bella donna della Sicilia, bella e altera al tempo stesso, tant’è che la sua alterigia la porterà a giurare: “solo di un Nume io sarò, oppure diventerò sacerdotessa”. Il giuramento viene sentito di nascosto da Cèrilo, il quale non vuole rinunciare ad Asteria e si rivolge a Fliace (Vito Cesaro), direttore di una compagnia di comici girovaghi. Insieme ordiscono un piano sulla base di un'antica credenza popolare, la quale narra che un giorno, Dioniso con al seguito satiri e menadi, verrà sulla terra con il suo carro a rapire la figlia del Principe di Gela. Infatti, il piano ordito è quello che, durante la festa del genetliaco del Principe Anticlo, Cèrilo, aiutato dagli attori Fliaci, con il favore di tuoni e lampi finti, apparirà nelle vesti del Dio Dioniso per rapirla… I due, dopo un trambusto generale, rimarranno soli,si parleranno e si chiariranno. Cèrilo scoprirà che Asteria,vuole rimanere sulla terra perché il suo Olimpo è la Sicilia. Solo a questo punto getterà la maschera… e tutto finirà nel modo da entrambi desiderato. Questo dramma satiresco è riconducibile nella sfera del culto del dio Dioniso, dio dell’estasi, del vino, dell’ebbrezza e della liberazione dei sensi; la commedia antica si caratterizzava per la struttura abbastanza semplice in cui il coro era costituito da elementi travestiti da satiri caprini che si muovevano sulla scena alternando momenti di recitazione teatrale a momenti di vivace danza chiamata sikinnis. In una felice simbiosi, il dramma satiresco presentava la struttura della tragedia e il colorito farsesco della commedia. Le storie erano di tipo comico, a volte addirittura parodie di episodi mitologici, che presentavano i satiri nelle situazioni più disparate. Nel dramma satiresco, troviamo dunque aspetti burleschi e grotteschi. Il testo originario, come altri testi teatrali del primo ‘900 era trascritto in rime. Il lavoro di adattamento dell’opera, nel rispetto del testo originario, lo ha reso più scorrevole, veloce, con battute comiche a chiusura che ne spostano l’asse da dramma in rime a commedia brillante-comica. Sebbene la produzione di drammi satireschi durante l’età classica fosse molto cospicua, ai giorni nostri è giunto un solo testo integro, il Ciclope di Euripide. A questo si aggiungono alcuni frammenti dei Pescatori di Eschilo e dei Segugi di Sofocle. Il Carro di Dioniso è stato rappresentato per la prima volta a Siracusa nel 1914, scritto da Ettore Romagnoli grecista e letterato italiano, docente universitario a Catania, Roma e Milano. Romagnoli, divenne celebre come saggista e critico letterario, traducendo con grande perizia critica varie opere greche tra cui, le tragedie di Euripide, Eschilo e Sofocle, le commedie di Aristofane, l’Iliade e l’Odissea di Omero, ed è a lui che va il nostro ringraziamento per questa ‘perla’ della cultura classica. I personaggi della commedia sono particolari,divertenti, caratterizzati e per certi versi surreali. Si muoveranno in una scena appariscente, sfavillante e colorata. Mi sembra di non aver dimenticato niente, se l’ho fatto mi scuserete. Che dire ancora… Buon divertimento!” Vito Cesaro

IL CARRO DI DIONISIO
da Ettore Romagnoli
produzione Asso Teatro 
adattamento e regia Vito Cesaro adattamento e regia
musiche Roberto Marino 
con Marco Reggiani, Claudio Lardo, Christian Salicone Filippo D’Amato, Giuliana Meli, Vito Cesaro



Mappa