UNA POESIA PER LO SHELLEY BICENTENNIAL 28/07/2022


Descrizione

Jan Noble, poeta e sceneggiatore, vive e lavora attivamente tra l’Italia e l’Inghilterra.
Ha insegnato scrittura creativa nelle carceri, in diversi ospedali psichiatrici e si è esibito in diversi Festival (all' ICA di Londra, The Nuyorican Poets Cafe di New York, Teatro Filodrammatici a Milano e Teatrino Di Palazzo Grassi a Venezia).
Da sempre appassionato di musica e suono, ha lavorato al fianco della compositrice Donna McKevitt e registrato con il leggendario produttore Craig Leon, presso il celebre studio di Abbey Road.
Tra i suoi lavori principali si ricordano: “My name is Swan"(2017), da cui è stato tratto il film, "Body 115"(2022) e "Speaking Dante" (2022), in cui ha partecipato in un cast composto, fra gli altri, da Ralph Fiennes e Helen Mirren.
L’ultimo lavoro poetico “Poesia per il Bicentenario di Shelley” segna il 200° anniversario della morte del poeta romantico inglese Percy Bysshe Shelley.

“Poesia di forza e impatto”
La Stampa (Italia)

"Fantastico!"
BBC

“Intenso e agghiacciante”
The Guardian


Un nuovo poema narrativo di Jan Noble che segna il 200° anniversario della morte del poeta romantico inglese Percy Bysshe Shelley
Dando voce al busto in bronzo di Shelley che si trova in una piazza vicino a dove il suo corpo è stato ritrovato, sulla costa di Viareggio, questa nuova opera cerca di far riconciliare il poeta con i suoi cari e giustificarne la presenza romantica nell'epoca moderna. 
Visitato prima da Mary Shelley e poi dalla sua prima moglie Harriet, l'autore sfida la statua silenziosa a spiegare le sue azioni, provocando un'odissea poetica che racconta dei dieci giorni di Shelley che si attorciglia tra le onde, "la sua uscita di scena tempestosa, il suo breve viaggio accompagnato dal vento e il lento ritorno a riva".



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