Note di produzione

Questa notte d’estate Urquiza Tango Productions, compagnia di produzione di base a Berlino ma cuore argentino presenta a Volterra e ai suoi visitatori la sua prima Notte di Tango. Due grandi nomi della cultura e delle arti Argentine, Jorge Luis Borges e Astor Piazzolla ci indicano i primi passi del Tango, inteso sia come musica che come ballo ed espressione culturale e sociale, fino ai giorni nostri, nella sua contemporaneità commista al Jazz e ad altre forme artistiche sperimentali.
Si può dire e si è detto molto di questa danza e di questa musica che fin dalla loro nascita hanno spopolato in tutto il mondo, conquistando già negli anni venti società distanti come il Giappone, la Finlandia o la Turchia. Il coreografo e ballerino argentino Chiche Núñez ha deciso di presentare il Tango non solo come veicolo di emozioni e sentimenti altrimenti inesprimibili, ma anche come risposta e come compagno di dialogo a brani poetici che ci parlano di un’Argentina passata ma mai dimenticata e forse non tanto diversa dalla nostra realtà. La Milonga, la Pampa, le strade di Buenos Aires rivivono nelle parole di Borges e riecheggiano nella notte toscana dove acquistano un significato personale e nuovo per ogni spettatore. La profondità e la ricchezza della musica di Piazzolla completano e equilibrano questo quadro ricordandoci come il Tango sia vivo e presente oggi, sia nel suo senso popolare ma anche come alta espressione culturale e artistica.
Lo spettacolo alterna momenti di malinconia e πάθος di vita vissuta a lampi di spensieratezza e gioia, in un gioco e in un dialogo tra i quattro artisti in scena. Sul palcoscenico si apre una fuggitiva finestra su un mondo che è stato e ancora vive a Buenos Aires, ma anche in tante altre parti del mondo, sempre lì dove la nostalgia si mescola alla voglia di vivere e di riscattarsi e le emozioni diventano musica, canto e ballo.
Chiche Núñez e Lavinia Torrebruno balleranno Tango, Milonga e Vals, tra musica e poesia, accompagnati da e accompagnando la virtuosa voce di Noelia Tomassi e il poliedrico pianoforte Pablo Woiz. Insieme ci propongono una lettura personale e della poesia, della musica che è nata e nasce sul Rio della Plata ed è universale nel suo cogliere la complessità dell’esperienza umana.