IL FESTIVAL

Presentazione
Il Verso, l'Afflato, il Canto.

Il Festival Internazionale Teatro Romano Volterra - "Il Verso L'Afflato, il Canto", ideato e fondato da Simon Domenico Migliorini che ne è il direttore artistico,  è nato dall’idea di valorizzare il Teatro Romano nel suo ruolo antico ed eterno che è quello di ospitare spettacoli di teatro, danza, musica, eventi culturali, facendolo rivivere per la città di Volterra e per i visitatori che giungono da tutto il mondo ad ammirarne le bellezze. 
L’impulso che ha guidato Migliorini ogni anno nell’organizzazione della rassegna è stato ispirato dalla bellezza del Teatro Romano, dalle suggestioni che nascono dalla storia millenaria, stratificata e ancora urbanisticamente ben leggibile della città di Volterra, e dalla ferma volontà di operare per la valorizzazione di questo straordinario monumento scoperto da Enrico Fiumi negli anni Cinquanta.

Il Festival Internazionale Teatro Romano Volterra - "Il Verso L'Afflato, il Canto", ideato e fondato da Simon Domenico Migliorini che ne è il direttore artistico,  è nato dall’idea di valorizzare il Teatro Romano nel suo ruolo antico ed eterno che è quello di ospitare spettacoli di teatro, danza, musica, eventi culturali, facendolo rivivere per la città di Volterra e per i visitatori che giungono da tutto il mondo ad ammirarne le bellezze. Il progetto della manifestazione risale agli anni Novanta. Nel 1994 lo spettacolo Lanx Satura ideato, scritto ed interpretato dallo stesso Migliorini, voleva incoraggiare la ripresa dei lavori di adeguamento del Teatro Romano secondo il progetto dell'Architetto Piero Inghirami bloccato nonostante un ingente investimento pubblico. Nell'autunno del 1994 nacque lo stretto rapporto di amicizia con Giorgio Albertazzi, maestro di Migliorini, il quale nel 1998 portò in scena, sempre al Teatro Romano, Notturno Etrusco, con l’intento condiviso di sollecitare gli interventi sul monumento .Nel frattempo, sempre insieme ad Albertazzi, fu fondato il Laboratorio d’Arti Sceniche che ebbe un successo strepitoso a livello nazionale. A causa di alcuni problemi strutturali della Cavea, per la messa in scena degli spettacoli che si stavano programmando, fu deciso di utilizzare lo spazio retrostante il Teatro stesso, ovvero l’area archeologica delle Terme Romane, ribaltando la prospettiva visiva in cui il Teatro avrebbe fatto da sfondo al nuovo palcoscenico, immergendo artisti e pubblico in una cornice dal fascino unico. Di fatto il Festival, nel corso degli anni, ha portato in scena i suoi spettacoli sia dalla parte delle Terme che da quella della Cavea. Nel 2003 fu allestita la prima rassegna con quattro spettacoli che andarono in scena nell’area delle Terme. Collaborarono a quella edizione, Maura Catalan, Edoardo Siravo, Antonio Salines e Carlo Reali.Da allora il Festival ha proseguito senza interruzione la sua attività, ogni stagione, anche nel periodo della pandemia poiché, date le caratteristiche dello spazio teatrale, è stato possibile, nel rispetto delle normative, allestire regolarmente gli spettacoli che il Festival, vista la criticità del periodo e le restrizioni, ha deciso di rendere disponibili in streaming gratuitamente per tutti gli spettatori. L’impulso che ha guidato Migliorini ogni anno nell’organizzazione della rassegna è stato ispirato dalla bellezza del Teatro Romano, dalle suggestioni che nascono dalla storia millenaria, stratificata e ancora urbanisticamente ben leggibile della città di Volterra, e dalla ferma volontà di operare per la valorizzazione di questo straordinario monumento scoperto da Enrico Fiumi negli anni Cinquanta. Nei suoi diari il grande storico scrisse “un insieme di circostanze fortunate che hanno permesso alla nostra generazione di restituire a Volterra un'opera che non è soltanto un segno del passato, ma uno strumento di prosperità. Portiamo a termine il lavoro intrapreso e rendiamo vivo questo monumento antico con rappresentazioni, con convegni, con manifestazioni culturali. L'interesse turistico per Volterra, già considerevole, avrà un impulso determinante. I nostri figli ci saranno grati." 
In ventidue anni di attività il Festival ha arricchito il suo programma con spettacoli ed eventi culturali come presentazioni di opere letterarie, laboratori di teatro, mostre d’arte, performances allestite anche negli spazi museali della città, convegni internazionali con Università italiane e straniere, diventando un appuntamento fisso nei due mesi estivi in cui si svolge, per spettatori provenienti da varie nazioni, per intellettuali e naturalmente per grandi artisti che hanno portato sul palcoscenico del Teatro Romano le loro rappresentazioni artistiche e teatrali. Rivolto ai più prestigiosi nomi del mondo dello spettacolo e della cultura, nel 2006, Simon Domenico Migliorini ha istituito il Premio "Ombra della Sera". Ogni anno, appuntamento centrale del Festival, è la cerimonia di consegna del Premio a cui ha voluto dare il nome dalla celebre statuetta etrusca, uno dei simboli della città che, nello specifico, assume un valore simbolico per la sua bellezza che ha attraversato i secoli e per ciò che gli Etruschi hanno rappresentato per l’arte e per la nostra cultura. 
Tra i protagonisti degli spettacoli del Festival, molti dei quali hanno ricevuto la statuetta Ombra della Sera, fedelissima riproduzione in bronzo dell’opera originale custodita al Museo Etrusco Mario Guarnacci di Volterra, Giorgio Albertazzi, Edoardo Siravo, Antonio Salines,, Alan Rickman, Glauco Mauri, Alessandro Gassmann, Alessandro Benvenuti, Paola Gassman, Gabriele Lavia, Franca Valeri, Giuliana Lojodice, Arnoldo Foà, Stefano Poda, Fernando Arrabal, Micha van Hoecke, Massimo Ranieri, Roberto Herlitzka, Luciana Savignano, Maurizio Micheli, Cinzia TH Torrini, Vladimir Derevianko, Paola Iorio, Roberto Frontali, Leo Gullotta, Patrizia Ciofi, Peter Stein, Tato Russo, Daniela Schillaci, Eros Pagni, Giuseppe Pambieri, Anatolij Vasil'ev
Il bilancio di ventuno anni di attività del Festival è molto positivo dal punto di vista dei risultati, dell’apprezzamento del pubblico e della stampa. Molti sono stati i riconoscimenti ricevuti tra i quali l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica del Presidente Carlo Azeglio Ciampi, del Presidente Giorgio Napolitano, e il Patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
Valore aggiunto del Festival sono le produzioni teatrali che nel corso dei due decenni si sono moltiplicate.e che hanno visto anche partecipazioni prestigiose come Franco Battiato, Walter Maioli, Roberto Herlitzka, Pamela Villoresi, Edoardo Siravo, Margherita Palli, AJ Weissbard, Francois Burchardt e Alan Rickman Ultima in ordine di tempo è stata Bruto tratto da Giulio Cesare di William Shakespeare con la regia e l’interpretazione di Simon Domenico Migliorini. Lo spettacolo ha avuto diverse repliche tutte con grande successo di pubblico e di critica. Tra le varie rappresentazioni anche quella nell’ambito della prima edizione di Gens Caecina, rassegna ideata e diretta da Simon Domenico Migliorini.



"Un insieme di circostanze fortunate che hanno permesso alla nostra generazione di restituire a Volterra un'opera che non è soltanto un segno del passato, ma uno strumento di prosperità. Portiamo a termine il lavoro intrapreso e rendiamo vivo questo monumento antico con rappresentazioni, con convegni, con manifestazioni culturali. L'interesse turistico per Volterra, già considerevole, avrà un impulso determinante. I nostri figli ci saranno grati". Enrico Fiumi


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