Descrizione
Orfeo piange la sua Euridice
appena morta e il suo dolore è incolmabile, non vede soluzione alcuna a tale
sventura fin quando non irrompe Amore che gli dona una speranza. Orfeo può
avere la sua Euridice, ma deve intraprendere un viaggio nel regno delle ombre,
placare le furie col suo canto e riportarla con sé nel regno dei vivi a patto
che durante il viaggio non guardi mai la sua amata. Questa è la prova più
grande. Durante il cammino Euridice è scossa da tanta indifferenza perché
ignora la prova a cui Orfeo, per lei, si è sottomesso. I “lamenti” dell’amata
inducono Orfeo a cedere, l’amore vince la legge, la passione irrazionale cede
il passo alla ragione, Apollo si inchina di fronte Dioniso e Orfeo perde
Euridice. L’ennesimo dolore istiga Orfeo a uccidersi a sua volta, ma giunto Amore
a fermare l’atto efferato ricompensa Orfeo riportando in vita Euridice. L’amore
trionfa al di là della morte.
Il dovere etico della conoscenza
di condurre l’ignoranza verso la sapienza viene meno quando le passioni umane
prendono il sopravvento. Orfeo porta avanti la sua impresa, ma all’ennesima
richiesta di Euridice cede. È nel cedere che Orfeo si riempie di passione
profondamente umana che lo conduce a perdere quella ragione che lo rendeva un
semidio. La messa in spazio ha come nodo centrale il dualismo tra ragione e
irrazionalità, tra apollineo e dionisiaco, in un ideale percorso di luci ed
ombre dove muovono i passi i due protagonisti per giungere all’amore in cui
questo dualismo trova piena misura.
libretto Ranieri de’ Calzabigi
Musica Christoph Willibald Gluck
produzione FUORI OPERA
personaggi ed interpreti
Orfeo Julija Samsonova
Euridice Emanuela Scirea
Amore Hanna Blachuta
Ombra Fabio Midolo
pianoforte e direzione musicale
Andrea Deutsch Gottfried
messa in spazio Fabio Midolo
scenografia e costumi Chiara Spanò
Video Promozionale
Mappa