LECTURA DANTIS TRA GIRI, GIRONI e CANTI 22/07/2021


Descrizione

Porto il mio saluto e quello del Consiglio regionale della Toscana a questa bella iniziativa realizzata dall’Associazione culturale Gruppo Progetto Città di Volterra che presenta in questo vinile un’originale Lectura Dantis. Fin dai tempi di Boccaccio, a pochi decenni dalla scomparsa del Sommo Poeta, è iniziata una lunga tradizione continuata fino ai nostri giorni di leggere in pubblico brani della Divina Commedia.
Una tradizione che ha sfidato i secoli e che ha sempre trovato successo. Basti pensare ai nostri giorni alle folle di partecipanti (in tempo pre-covid) alle letture dantesche di Roberto Benigni.
Mi ha affascinato l’idea di affidare, in un tempo in cui abbiamo imparato ad apprezzare la fruizione delle arti in modalità prevalentemente individuale, questo antico rito culturale al vintage del vinile a 33 giri (come i canti di ogni cantica dantesca…).
Un modo elegante e inconsueto che fa di questa proposta un unicum nel panorama nazionale delle celebrazioni dantesche.
Complimenti dunque agli ideatori e realizzatori, Simon Domenico Migliorini e Davide Dainelli, per l’originale idea. Con l’augurio di un meritato successo.
ANTONIO MAZZEO
Presidente Consiglio Regionale Toscana

Se gli angeli non hanno bisogno di una lingua per poter cantare, è Dante ad accostare il loro pur perfetto esprimersi quando, dovendo «adornare di soave armonia» i suoi tanti ‘libri di canti’ (Commedia compresa), il poeta introduce nel suo parlare le melodie angeli che espresse nell’Osanna o far risuonare gli accenti più vivi del Paternoster recitato nel Purgatorio. La musica tutta verbale di Dante si fa immagine di armonia dell’anima del mondo – persino di fronte all’ineffabile – grazie a una dolcezza che è la stessa delle parole e delle azioni dell’Amore Sommo. Così, passando attraverso l’esecuzione profana di Casella, l’inizio armonico della terza cantica o l’intonazione del Salve Regina nella Valletta dei principi, il poeta fa parlare l’intero universo nei termini di una ‘soavità’ musicale, appunto, che non è mai semplice ornamento retorico perché si pone invece a registro espressivo del superamento dei limiti di ogni arte umana, procurandola beatitudine dei sensi e dell’intelletto: dunque anche la musica per Dante quale strumento decisivo per trasportare “oltre la spera” coloro che in vita sono disposti a percepirla…
Marcello Ciccuto
Presidente Società Dantesca Italiana


Festival Internazionale Teatro Romano Volterra
Evento Presentazione disco
Lectura Dantis

a cura Simon Domenico  Migliorini e David Dainelli


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